REFERENDUM CITTADINANZA

FIRMA ORA

Grazie a questo referendum verranno ridotti da 10 a 5 gli anni di residenza legale in Italia richiesti per poter avanzare la domanda di cittadinanza italiana che, una volta ottenuta, sarebbe automaticamente trasmessa ai propri figli e alle proprie figlie minorenni.

Questa semplice modifica rappresenterebbe una conquista decisiva per la vita di molti cittadini di origine straniera (secondo le stime si tratterebbe di circa 2.500.000 persone) che, in questo Paese, non solo nascono e crescono, ma da anni vi abitano, lavorano e contribuiscono alla sua crescita. 

Partecipare agevolmente a percorsi di studio all’estero, rappresentare l’Italia nelle competizioni sportive senza restrizioni, poter votare, poter partecipare a concorsi pubblici come tutti gli altri cittadini italiani.… continua a leggere

NON TI DISUNIRE
Firma contro l’Autonomia differenziata!

Con l’autonomia differenziata l’Italia sarà più ingiusta, aumentando le distanze e lasciando sole le persone più vulnerabili. Un paese frammentato produce povertà e disuguaglianze, indebolendo il tessuto democratico. La libertà si conquista con lɜ altrɜ, non contro lɜ altrɜ.

Firma contro l’Autonomia Differenziata. Lo puoi fare anche online inquadrando il QR Code.

info: www.arci.it e referendumautonomiadifferenziata.com

continua a leggere

REFERENDUM AUTONOMIA DIFFERENZIATA

firma qui

ROMA, 5 LUGLIO 2024 – “Un quesito per bloccare una riforma pericolosa e dannosa, che sfascia e spacca l’Italia, mette a rischio l’unità nazionale, produce un’ulteriore frammentazione e aumenta le disuguaglianze. Tutto il contrario di ciò di cui abbiamo bisogno nel nostro Paese”. Sono le parole di Walter Massa, presidente nazionale Arci, tra i firmatari del quesito referendario, depositato oggi in Cassazione,  che chiede l’abrogazione della legge sull’Autonomia differenziata.

“Come Arci – ricorda Massa – insieme a tutte le organizzazioni e associazioni de ‘La Via Maestra’, ci siamo mobilitati da subito contro l’autonomia differenziata targata Calderoli.… continua a leggere

lunedì 7 settembre ore 17.30
LA DEMOCRAZIA È LA CURA

Dibattito sulle ragioni del NO per il Referendum del 20-21 settembre 2020

Intervengono:
Francesca Chiavacci, presidente nazionale Arci
Gianni Cuperlo, presidente della Fondazione Pd
Marco Damilano, direttore de l’Espresso
Nadia Urbinati, docente di Teoria politica alla Columbia University di New York

Puoi seguire la diretta facebook cliccando quicontinua a leggere

Risultati Referendum: Chi ha vinto?

arci-logo-naz

Hanno vinto la costituzione e la voglia di partecipazione.
Ora prevalgano la forza delle idee e le ragioni del dialogo

L’altissima, grandissima e bellissima affluenza segna il dato più positivo di questa tornata referendaria. Cittadine e cittadini si sono riavvicinati e riappassionati alla Carta costituzionale, alla politica.Dopo settimane di insulti, di livore e brutte polemiche, elettrici ed elettori si sono voluti riappropriare del loro diritto di voto. Lo hanno fatto su un tema preciso: quello sulla forma di governo disegnata dalla Costituzione. E questo non può che far ben sperare sul futuro.

continua a leggere

24novembre – REFERENDUM: Cos’è in gioco?

CGIL BRESCIA, ANPI BRESCIA e ARCI BRESCIA organizzano

REFERENDUM: COSA È IN GIOCO?
LE RAGIONI DEL NO

24 NOVEMBRE | ore 17.30
SALONE BUOZZI della CAMERA DEL LAVORO
via F.lli Folonari 20 | Brescia

Una riflessione ad ampio raggio sui temi costituzionali che intende soffermarsi sull’oggetto del quesito referendario sia dal punto di vista del merito giuridico che da quello delle implicazioni sul modello di partecipazione che va delineandosi, e vuole interrogarsi sul rapporto tra cittadinanza e politica. Temi che rivestono profondo rilievo anche in relazione alla dimensione sindacale.�
Ne parliamo con Adriana Apostoli e Antonio Pizzinato.… continua a leggere

C’è chi dice NO // Video di ANPI e ARCI Lombardia

Il popolo italiano andrà a votare domenica 4 dicembre per decidere se approvare o eliminare dall’agenda politica il referendum sulla riforma costituzionale Boschi-Verdini. ARCI si è schierata con il comitato per il NO e sta conducendo una propria campagna per manifestare il proprio dissenso nei confronti della riforma e per veicolare il messaggio del NO per tutta Italia.
In Lombardia l’Arci e l’Anpi riassumono le ragioni che hanno indotto la più grande associazione italiana e i custodi dei valori della Resistenza a impegnarsi per il No per difendere la Costituzione che è patrimonio dell’intero paese.… continua a leggere

Trivelle, tutte le bugie del no

logo

 

Trivelle_canale_di_sicilia_offshore

 

Trivelle, tutte le bugie del no
al referendum

Smontato punto per punto lo spot che invita all’astensionismo il 17 aprile. Perché questa battaglia non è ideologica ma concreta

Sarebbe sufficiente mettere a confronto la composizione del Comitato per il No con la vasta alleanza di associazioni, comitati, amministrazioni e tanti altri soggetti che hanno costituito il comitato Vota Si per fermare le trivelle per capire da che parte sta l’interesse del Paese che non può prescindere da un modello energetico pulito, rinnovabile, distribuito e democratico.

Spesso, da parte del fronte del No al referendum, si è fatto riferimento all’inutilità e all’ideologia che si nasconderebbe, a detta loro, dietro il quesito referendario, che, ricordiamolo, riguarda tutti i titoli abilitativi all’estrazione e/o alla ricerca di idrocarburi già rilasciati entro le 12 miglia marine, e interviene sulla loro data di scadenza.

continua a leggere

Ferma le trivelle – Il 17 aprile vota Sì!

 

No Triv: il 17 aprile andiamo tutti a votare e votiamo Sì

Il referendum del 17 aprile  rappresenta il punto di arrivo di centinaia di vertenze e lotte che hanno coinvolto i territori oggetto di sfruttamento per produzione di idrocarburi, negli ultimi dieci anni.

Si può dire che tutto inizia in Abruzzo nel 2006, nel paesino di Tollo in provincia di Chieti, dove pro91154518c6f0cafa827116d9e4363014_XLprio al centro di vigneti e oliveti l’ENI voleva installare una raffineria gemella di quella tristemente famosa  di Vigiano in Basilicata. Da quel momento è iniziata un’attività di resistenza fatta di studio e coinvolgimento delle popolazioni e degli enti locali da parte di comitati cittadini spontanei con il supporto tecnico delle associazioni storiche nazionali, Arci, Legambiente, Wwf, Greenpeace, Italia Nostra  e altre.… continua a leggere