25 APRILE – 68 ANNI dopo!
L’ACCENTO SULLA “A” – LIBERTA’
Canti, Musiche, Memorie di Repressioni e Liberta’
24 APRILE 2013 – ore 20.30
c/o SALONE LA SERRA – Parco Primo Maggio – Collebeato
Pensando al 25 Aprile e guardando avanti
Ricordare, Pensare, Rivendicare giorno per giorno Diritti e Libertà
nel concerto-tematico dei Cantosociale
organizzato da Circolo ARCI COLLEBEATO
Con il Patrocinio del Comune di Collebeato
in collaborazione con Ass. Cult. Flor da Cobiàt, gruppo Zona, AUSER, ACLI, SPI-CGIL, CISL E ANPI Collebeato
Il concerto-testimonianza riparte lì dove era arrivato lo spettacolo “Via risorgimento, Corso Resistenza, Piazza Libertà” con oltre 50 repliche nel 2011/12, proprio dalla storia dell’Unità d’Italia per proporre allo spettatore, in forma di recital, un percorso sui momenti fondamentali della nostra Storia, mettendo in primo piano, le persone comuni che hanno in vari modi rivendicato i diritti nel nostro Paese, per ricordarci soprattutto i valori che la Resistenza ha lasciato in eredità alla nostra Repubblica e alla sua Costituzione: Giustizia, Pace, Libertà… La formula è la stessa tipica dei Cantosociale: canti e musiche introdotte da monologhi brevi che raccontano storie (da fonti orali) legate tra loro dall’esigenza di TESTIMONIARE il punto di vista della gente comune (che spesso solo con i canti poteva esprimersi) per una storia d’Italia “dal basso” che dall 800’ arriva ai giorni nostri soffermandosi soprattutto
sull’esperienza della Resistenza al nazifascismo. I Canti storico-tradizionali, appositamente riarrangiati con atmosfere musicali e ritmiche a base di folk-rock, blues, jazz.. che mantengono grande rispetto filologico per i testi, costituiscono l’asse portante dello spettacolo ..Anche la poesia trova il giusto spazio nello spettacolo con suggestivi brani strumentali originali “costruiti” intorno ai versi dei grandi poeti Franco Fortini e Pier.Paolo Pasolini ( molto significativa una sua poesia sul consumismo e la povertà di valori della società contemporanea riproposta in forma di rap,) i versi in dialetto siciliano di Ignazio Buttitta ( “A Palermu t’ammannaru “sulla mafia) persino le filastrocche di Gianni Rodari ( l’accento sulla A che dà il titolo allo spettacolo è una di queste) e la canzone d’autore di Enzo Jannacci (struggente versione di “Sei minuti all’alba”).
In definitiva uno spettacolo che secondo lo stile del gruppo, è sincero, appassionato ed emotivamente coinvolgente ; volutamente lontano dalla retorica , che può dare una chiave di lettura e una spinta in più per riflettere sulla nostra storia di ieri per proiettarci ad una cittadinanza più attiva oggi.
CARCANO Piero voce recitante, canto, animazione, percussioni, armonica, kazoo…
GRISOLIA Vittorio violino, mandolino, flauti etnici, ocarine, baghèt, armonica a bocca …
ROTA Gianni chitarra acustica, flauto traverso, voce, percussioni…
BURATTI Davide contrabbasso, basso elettrico, chitarra, voce…
ANZALDI Cristian chitarra classica, elettrica, fisarmonica, banjo, percussioni, voce