gli eventi del weekend de Lo Strampalato
VENERDì 20 h. 21.30
ANDY J.FOREST SOLO SHOW – EVENTO UNICO!
Andy J. Forest è sen’altro un riferimento musicale. Per alcuni è stato maestro e riferimento sia come armonicista virtuoso e dal sound particolarissimo, sia per i testi delle sue canzoni.. mai banali e sempre densi di vita vissuta..da ascoltare brani come Ten Dollars Bill e God will Understand.
Nato nello stato di Washington, si trasferì da piccolo con la famiglia nei pressi di Pasadena, nella California meridionale. Sin da giovanisimo si appassionò alla musica blues, seguendo concerti e imparando a suonare l’armonica a bocca. Lasciati gli studi a sedici anni, abbandonò la California dirigendosi dapprima alle Hawaii, poi alle Isole Vergini, a New York e a New Orleans. Durante queste peregrinazioni, Forest si mantenne svolgendo i lavori più vari: fu tra l’altro marinaio, raccoglitore di cotone, elettricista, pescatore. Altrettanto eclettica è la sua formazione strumentale: oltre a cantare e suonare l’armonica a bocca, studiò chitarra, violino, basso e sassofono. Nel 1974 prese la decisione di fissare la sua residenza a New Orleans, dove abitò per tre anni durante i quali si diede al professionismo suonando con Earl King e John Mooney, e crescendo musicalmente sotto l’influsso di Sonny Terry, Little Walter Jacobs, James Cotton, Paul Butterfield, Taj Mahal e Charlie Musselwhite.
Nel 1977 si rimise in viaggio, questa volta diretto in Europa, toccò l’Italia e qui si stabilì per quasi quindici anni, continuando a girare per il Vecchio Continente. In Francia prese contatto con il chitarrista malgascio Tao Ravao.
Il 1979 lo vide a Bologna, dove incise il primo disco, The List, con la sua band Andy J. Forest & the Stumblers. Il disco fu pubblicato dalla Italian Records di Oderso Rubini.
Il 2 aprile 1979 Andy J. Forest partecipò al Bologna Rock, un festival che si svolse al Palasport e che vedeva sul palco i migliori gruppi dell’allora scena punk rock e new wave bolognese. Nel 1983 incide per la Cruisin’ Records di Modena un brano dal titolo L.A. Woman, di cui firma il testo come autore, insieme all’amico e collega musicista James Thompson sotto lo pseudonimo P.J. Marcus. Il brano entra nelle top ten nazionali, gettonatissimo nelle radio private e riempipista in discoteca.
Nel 1991 ritornò a New Orleans, dove svolse la sua attività di Musicista in numerosi blues club.
Di nuovo in Italia, alternò ai concerti e alle incisioni la stesura di un libro, Letter from Hell, pubblicato nel 1999, e la composizione di opere pittoriche di buon livello, oggi in mostra al Sonny Boy Williamson Museum di Helena, Arkansas, e al dipartimento artistico della House of Blues.
Forest è intervenuto in numerosissimi festival musicali: il Montreux Jazz Festival e il Pistoia Blues Festival nel 1989, l’Ottawa Blues Festival, l’Amsterdam Blues Festival, il Cognac Blues Passions, il New Orleans Jazz and Heritage Festival e tantissimi altri. La sua partecipazione a questi eventi gli ha dato modo di suonare con prestigiosi bluesmen, in patria o quando questi erano in trasferta in Europa. Fra di essi B.B.King, Lonnie Johnson, Champion Jack Dupree, Willy DeVille, Bobby Blue Bland, Luther Allison, Taj Mahal, Matt Murphy, Johnny Winter, Albert Collins, i Canned Heat, Robert Cray, Duke Robillard e Jimmy Johnson, per citare solo i più autorevoli.
Ha collaborato anche con musicisti italiani come Francesco Guccini ed Edoardo Bennato, e ha suonato l’armonica con il Washboard Chaz Blues Trio in un brano della colonna sonora del film Il cattivo tenente – Ultima chiamata New Orleans di Werner Herzog.
Forest si esibisce in Europa e in Nord America. La formazione europea che lo accompagna è in genere composta da Leo Ghiringhelli Heggy Vezzano alla chitarra, Luca Tonani al basso e Pablo Leoni alla batteria. Negli Stati Uniti è Jack Cole il chitarrista, David Hyde il bassista e Allyn Robinson il batterista. In Canada il bluesman suona con il gruppo Monkey Junk.
La figlia Alison, attrice, scenografa e produttrice cinematografica, ha curato la regia del video Franklin Avenue, singolo tratto dell’album Other Rooms.
Notevole e di ottmo livello la discografia
Discografia
Album
1979 – The List
1981 – Harmonica Man
1982 – Andy J Forest & Snapshots
1983 – Hog Wild
1987 – Cat on a Hot Tin Harp
1989 – Grooverockbluesfunkn’roll – Live
1989 – Shuffle City – Live at the Montreux Jazz Festival
1992 – N.O.LA.
1994 – Bluesness As Usual
1995 – Hogshead Cheese
1996 – Blue Orleans
1998 – Letter from Hell
1999 – Live at the Rainbow
2001 – Sunday Rhumba
2003 – Deep Down Under (In the Bywater)
2006 – Real Stories
2011 – Notown Story: the Triumph of Turmoil
2013 – Other Rooms
Singoli
1984 – Affittato Blues
1987 – Baby I’m AloneUNA SERATA DA NON PERDERE. PRENOTATE IL VOSTRO TAVOLO!
Nato nello stato di Washington, si trasferì da piccolo con la famiglia nei pressi di Pasadena, nella California meridionale. Sin da giovanisimo si appassionò alla musica blues, seguendo concerti e imparando a suonare l’armonica a bocca. Lasciati gli studi a sedici anni, abbandonò la California dirigendosi dapprima alle Hawaii, poi alle Isole Vergini, a New York e a New Orleans. Durante queste peregrinazioni, Forest si mantenne svolgendo i lavori più vari: fu tra l’altro marinaio, raccoglitore di cotone, elettricista, pescatore. Altrettanto eclettica è la sua formazione strumentale: oltre a cantare e suonare l’armonica a bocca, studiò chitarra, violino, basso e sassofono. Nel 1974 prese la decisione di fissare la sua residenza a New Orleans, dove abitò per tre anni durante i quali si diede al professionismo suonando con Earl King e John Mooney, e crescendo musicalmente sotto l’influsso di Sonny Terry, Little Walter Jacobs, James Cotton, Paul Butterfield, Taj Mahal e Charlie Musselwhite.
Nel 1977 si rimise in viaggio, questa volta diretto in Europa, toccò l’Italia e qui si stabilì per quasi quindici anni, continuando a girare per il Vecchio Continente. In Francia prese contatto con il chitarrista malgascio Tao Ravao.
Il 1979 lo vide a Bologna, dove incise il primo disco, The List, con la sua band Andy J. Forest & the Stumblers. Il disco fu pubblicato dalla Italian Records di Oderso Rubini.
Il 2 aprile 1979 Andy J. Forest partecipò al Bologna Rock, un festival che si svolse al Palasport e che vedeva sul palco i migliori gruppi dell’allora scena punk rock e new wave bolognese. Nel 1983 incide per la Cruisin’ Records di Modena un brano dal titolo L.A. Woman, di cui firma il testo come autore, insieme all’amico e collega musicista James Thompson sotto lo pseudonimo P.J. Marcus. Il brano entra nelle top ten nazionali, gettonatissimo nelle radio private e riempipista in discoteca.
Nel 1991 ritornò a New Orleans, dove svolse la sua attività di Musicista in numerosi blues club.
Di nuovo in Italia, alternò ai concerti e alle incisioni la stesura di un libro, Letter from Hell, pubblicato nel 1999, e la composizione di opere pittoriche di buon livello, oggi in mostra al Sonny Boy Williamson Museum di Helena, Arkansas, e al dipartimento artistico della House of Blues.
Forest è intervenuto in numerosissimi festival musicali: il Montreux Jazz Festival e il Pistoia Blues Festival nel 1989, l’Ottawa Blues Festival, l’Amsterdam Blues Festival, il Cognac Blues Passions, il New Orleans Jazz and Heritage Festival e tantissimi altri. La sua partecipazione a questi eventi gli ha dato modo di suonare con prestigiosi bluesmen, in patria o quando questi erano in trasferta in Europa. Fra di essi B.B.King, Lonnie Johnson, Champion Jack Dupree, Willy DeVille, Bobby Blue Bland, Luther Allison, Taj Mahal, Matt Murphy, Johnny Winter, Albert Collins, i Canned Heat, Robert Cray, Duke Robillard e Jimmy Johnson, per citare solo i più autorevoli.
Ha collaborato anche con musicisti italiani come Francesco Guccini ed Edoardo Bennato, e ha suonato l’armonica con il Washboard Chaz Blues Trio in un brano della colonna sonora del film Il cattivo tenente – Ultima chiamata New Orleans di Werner Herzog.
Forest si esibisce in Europa e in Nord America. La formazione europea che lo accompagna è in genere composta da Leo Ghiringhelli Heggy Vezzano alla chitarra, Luca Tonani al basso e Pablo Leoni alla batteria. Negli Stati Uniti è Jack Cole il chitarrista, David Hyde il bassista e Allyn Robinson il batterista. In Canada il bluesman suona con il gruppo Monkey Junk.
La figlia Alison, attrice, scenografa e produttrice cinematografica, ha curato la regia del video Franklin Avenue, singolo tratto dell’album Other Rooms.
Notevole e di ottmo livello la discografia
Discografia
Album
1979 – The List
1981 – Harmonica Man
1982 – Andy J Forest & Snapshots
1983 – Hog Wild
1987 – Cat on a Hot Tin Harp
1989 – Grooverockbluesfunkn’roll – Live
1989 – Shuffle City – Live at the Montreux Jazz Festival
1992 – N.O.LA.
1994 – Bluesness As Usual
1995 – Hogshead Cheese
1996 – Blue Orleans
1998 – Letter from Hell
1999 – Live at the Rainbow
2001 – Sunday Rhumba
2003 – Deep Down Under (In the Bywater)
2006 – Real Stories
2011 – Notown Story: the Triumph of Turmoil
2013 – Other Rooms
Singoli
1984 – Affittato Blues
1987 – Baby I’m AloneUNA SERATA DA NON PERDERE. PRENOTATE IL VOSTRO TAVOLO!
SABATO 21 h.21.30 – SERATA ROCK BLUES
DAN MARTINAZZI TRIO
Emergente e promettente chitarrista bresciano, si avvicina alla chitarra sin da bambino essendo stato colpito dal blues.
Pubblica il primo disco nel 2008 con la band Il Registratore. Nel 2009 è in tour in Inghilterra mentre a cavallo del 2009/2010 è in tour negli Usa. Nel 2011 pubblica col fratello il secondo album “Tape Counter Reset” registrato in parte negli studi del Tour College a Manhattan che raggiunge la settima posizione nella clasisfica Itunes sezione musica alternativa. Il singolo del cd “Promenade” è in rotazione su MTv e scelto come video della settimana. Nel 2013 lancia il suo nuovo trio blues “Dan Martinazzi Trio” e pubblica “Pop Killer” sempre con la band Il Registratore ora con testi in italiano con toni meno prog e rock e più electro e pop. Nel 2014 intensifica la sua attività suonando, sia come solista che in band, sia in spettacoli/conferenze con musicologi e scrittori (Marco Ghiotto, Michele Pizzi ecc), la musica di Frank Zappa che diviene un aspetto caratterizzante del suo percorso artistico. Nel 2015 entra a far parte come chitarrista nel gruppo di Charlie Cinelli e Diego Spagnoli i Babylon Boys. E’ in cartellone al Blues Made in Italy che si svolgerà a Cerea (Vr) il giorno 8 ottobre 2016.ALLO STRANPALATO SI PUO CENARE GODENDO DI BUONA MUSICA ….PRENOTA IL TUO TAVOLO
Pubblica il primo disco nel 2008 con la band Il Registratore. Nel 2009 è in tour in Inghilterra mentre a cavallo del 2009/2010 è in tour negli Usa. Nel 2011 pubblica col fratello il secondo album “Tape Counter Reset” registrato in parte negli studi del Tour College a Manhattan che raggiunge la settima posizione nella clasisfica Itunes sezione musica alternativa. Il singolo del cd “Promenade” è in rotazione su MTv e scelto come video della settimana. Nel 2013 lancia il suo nuovo trio blues “Dan Martinazzi Trio” e pubblica “Pop Killer” sempre con la band Il Registratore ora con testi in italiano con toni meno prog e rock e più electro e pop. Nel 2014 intensifica la sua attività suonando, sia come solista che in band, sia in spettacoli/conferenze con musicologi e scrittori (Marco Ghiotto, Michele Pizzi ecc), la musica di Frank Zappa che diviene un aspetto caratterizzante del suo percorso artistico. Nel 2015 entra a far parte come chitarrista nel gruppo di Charlie Cinelli e Diego Spagnoli i Babylon Boys. E’ in cartellone al Blues Made in Italy che si svolgerà a Cerea (Vr) il giorno 8 ottobre 2016.ALLO STRANPALATO SI PUO CENARE GODENDO DI BUONA MUSICA ….PRENOTA IL TUO TAVOLO