16 Settembre 2015 – H 21
“Sacred Stones”
(2011, di Muayad Alayan, Laila Higazi)
Considerata da molti come il petrolio bianco palestinese, la pietra è la materia naturale
grezza più richiesta in Palestina.
Purtroppo gran parte dell’industria palestinese è sotto ostaggio dei costruttori israeliani,
compreso ciò che concerne l’edilizia israeliana dentro i territori occupati.
Inoltre, la massiccia estrazione di pietra, lascia sui villaggi, città e campi vicini un altissimo
impatto di natura ambientale, sociale e medica.
Ogni protesta da parte dei cittadini palestinesi contro lo sfruttamento della pietra da parte
israeliana, viene tutt’ora lasciata cadere, sia da parte della Comunità Internazionale che dei
funzionari palestinesi, incapaci di fermare lo sviluppo che questo settore estrattivo ha intrapreso.
Restiamo umani è diventato il grido di battaglia e il testamento poetico di Vittorio Arrigoni, ma anche un’invocazione universale di abiuria della guerra e delle ingiustizie in ogni parte del pianeta. Ma restare umani in Palestina, sotto le bombe, tra gli ulivi sradicati e villaggi assediati, è possibile?
La rassegana cinematografica proposta da Amicizia Italia Palestina Brescia e dal comitato Un Parco per Vittorio Arrigoni, iniziata in maggio 2015, propone il terzo incontro e intende celebrare l’umanità, la creatività e la speranza di un popolo che, nonostante il degrado e l’occupazione, è ancora in grado di opporre i pennelli e la penna al fosforo bianco, la telecamera ai fucili dei soldati, il parkour al filo spinato, la resistenza pacifica ai carri armati.
“ARTE E NONVIOLENZA IN PALESTINA” sarà un viaggio tra Gaza e i villaggi della West Bank, alla scoperta della poesia che può esserci sotto l’assedio.
La rassegna sarà dedicata alla memoria di Vittorio Arrigoni, scrittore, attivista e
pacifista, che ha speso gli ultimi anni della sua breve vita a restituire dignità ai
pescatori e ai contadini della Striscia di Gaza.