Venerdì 30 settembre h21.30
TOLO MARTON TRIO
Chitarrista compositore trevigiano,Tolo Marton porta avanti una lunghissima carriera nell’ambito della musica di ispirazione anglo-americana. “ Non posso fare a meno di pensare che se c’è un chitarrista in Italia che meriti l’appellativo di Guitar Hero, questo chitarrista si chiama Tolo Marton” (detto dal critico americano Tom Branson http://www.bluesrocker s.ws/tolomarton.html ).
Tolo per l’Italia è un patrimonio nazionale!” (detto da Roger Glover, bassista dei Deep Purple) “Chitarrista fenomenale!” (Bobby Whitlock,tastierista e compositore dei leggendari Derek and the Dominos) “il più intelligente e dotato chitarrista rock che l’Italia abbia mai avuto” (Paolo Vites, Jam 1999). “Dopo averlo sentito suonare, sono tornata a vederlo ogni volta che potevo”(Sharon Jones, Austin Arena Magazine,Texas, aprile 1995).
Per la sua composizione Alpine Valley e l’interpretazione di Red house, è stato premiato nel ’98 in America dal padre di Jimi Hendrix, il più grande genio della chitarra elettrica mai esistito.
E’ stato richiesto per suonare con Jack Bruce e Ginger Baker, due dei tre leggendari componenti dei Cream.
Nel marzo 2002 inizia la collaborazione con il leggendario batterista dei Deep Purple Ian Paice ed il tastierista, sempre dei Deep Purple, Don Airey.
La sua particolarissima versione di “All along the watchtower” è stata scelta per essere inclusa in una compilation di artisti internazionali curata dalla BMG di brani di Bob Dylan, uscita nel 2003.
Nel 2009 esce il doppio CD “REPRINTS”, ovvero le ristampe dei primi 3 vinili di Tolo Nell’autunno 2010 Marton si ricongiunge per attività concertistica con Aldo Tagliapietra e Tony Pagliuca (ex-componenti storici delle Orme, gruppo Prog con cui aveva inciso l’Album “Smogmagica” a Los Angeles nel ‘75), per una breve reunion che li vede suonare al ProgExhibition a Roma .
Nel 2012 Tolo inizia una collaborazione anche con Roger Glover, il grande bassista dei Deep Purple, con il quale suona in concerto in teatro a Mestre, con grandissimo successo.
Nella primavera del 2015 Tolo torna a Austin (Texas) per un nuovo tour. Durante la sua permanenza viene invitato a suonare e registrare con Bobby Whitlock, il tastierista e compositore dei leggendari Derek and the Dominos, di cui facevano parte Eric Clapton e Duan Almann .
Il genere musicale di Marton si potrebbe definire Classic Rock, quella musica che verso la fine degli anni 60 rivoluzionò la scena musicale, e che continua ad essere apprezzata e suonata anche dalle nuove generazioni di musicisti. Ma il repertorio si basa su brani originali, dove si rincorrono linguaggi rock, blues, country, psichedelia, melodia e silenzi. “Nel corso del tempo tutta la musica che Tolo ha incontrato s’è organizzata in un linguaggio personale, fuori da ogni catalogazione. Non c’è rock, jazz, blues, non c’è il Jimi Hendrix Award. C’è Tolo Marton che ha dominato tutti gli stili che ha ascoltato fino a costruirne uno proprio. Ancora una volta la definizione di chitarrista virtuoso, per cui Tolo è conosciuto davvero dappertutto, sfuma progressivamente verso una diffusa considerazione di musicista a tuttotondo, ottenuta dal percorrere molte vie musicali, atte ad ottenere una propria visione del mondo e delle sei corde” (Giorgia Garofalo, 2015)
Per concludere questa presentazione prendiamo a prestito una frase di Daniela Bonanni tratta dal suo libro “Spazio Musica Spazio Bruno”: “Tolo, da sempre fedele alla linea. Una linea dettata dal suo grande talento, dalla sua ispirazione e dalla sua passione per la musica. Fedele alle sue origini di musicista rigoroso, coerente, mai appagato e da sempre estraneo alla logica del music bussiness. Tolo non ha mai amato ripetersi: ogni volta per lui è una sfida, una continua e affascinante ricerca. Mai un concerto uguale all’altro, come se fosse sempre la prima volta. Tolo è Tolo”
Tolo per l’Italia è un patrimonio nazionale!” (detto da Roger Glover, bassista dei Deep Purple) “Chitarrista fenomenale!” (Bobby Whitlock,tastierista e compositore dei leggendari Derek and the Dominos) “il più intelligente e dotato chitarrista rock che l’Italia abbia mai avuto” (Paolo Vites, Jam 1999). “Dopo averlo sentito suonare, sono tornata a vederlo ogni volta che potevo”(Sharon Jones, Austin Arena Magazine,Texas, aprile 1995).
Per la sua composizione Alpine Valley e l’interpretazione di Red house, è stato premiato nel ’98 in America dal padre di Jimi Hendrix, il più grande genio della chitarra elettrica mai esistito.
E’ stato richiesto per suonare con Jack Bruce e Ginger Baker, due dei tre leggendari componenti dei Cream.
Nel marzo 2002 inizia la collaborazione con il leggendario batterista dei Deep Purple Ian Paice ed il tastierista, sempre dei Deep Purple, Don Airey.
La sua particolarissima versione di “All along the watchtower” è stata scelta per essere inclusa in una compilation di artisti internazionali curata dalla BMG di brani di Bob Dylan, uscita nel 2003.
Nel 2009 esce il doppio CD “REPRINTS”, ovvero le ristampe dei primi 3 vinili di Tolo Nell’autunno 2010 Marton si ricongiunge per attività concertistica con Aldo Tagliapietra e Tony Pagliuca (ex-componenti storici delle Orme, gruppo Prog con cui aveva inciso l’Album “Smogmagica” a Los Angeles nel ‘75), per una breve reunion che li vede suonare al ProgExhibition a Roma .
Nel 2012 Tolo inizia una collaborazione anche con Roger Glover, il grande bassista dei Deep Purple, con il quale suona in concerto in teatro a Mestre, con grandissimo successo.
Nella primavera del 2015 Tolo torna a Austin (Texas) per un nuovo tour. Durante la sua permanenza viene invitato a suonare e registrare con Bobby Whitlock, il tastierista e compositore dei leggendari Derek and the Dominos, di cui facevano parte Eric Clapton e Duan Almann .
Il genere musicale di Marton si potrebbe definire Classic Rock, quella musica che verso la fine degli anni 60 rivoluzionò la scena musicale, e che continua ad essere apprezzata e suonata anche dalle nuove generazioni di musicisti. Ma il repertorio si basa su brani originali, dove si rincorrono linguaggi rock, blues, country, psichedelia, melodia e silenzi. “Nel corso del tempo tutta la musica che Tolo ha incontrato s’è organizzata in un linguaggio personale, fuori da ogni catalogazione. Non c’è rock, jazz, blues, non c’è il Jimi Hendrix Award. C’è Tolo Marton che ha dominato tutti gli stili che ha ascoltato fino a costruirne uno proprio. Ancora una volta la definizione di chitarrista virtuoso, per cui Tolo è conosciuto davvero dappertutto, sfuma progressivamente verso una diffusa considerazione di musicista a tuttotondo, ottenuta dal percorrere molte vie musicali, atte ad ottenere una propria visione del mondo e delle sei corde” (Giorgia Garofalo, 2015)
Per concludere questa presentazione prendiamo a prestito una frase di Daniela Bonanni tratta dal suo libro “Spazio Musica Spazio Bruno”: “Tolo, da sempre fedele alla linea. Una linea dettata dal suo grande talento, dalla sua ispirazione e dalla sua passione per la musica. Fedele alle sue origini di musicista rigoroso, coerente, mai appagato e da sempre estraneo alla logica del music bussiness. Tolo non ha mai amato ripetersi: ogni volta per lui è una sfida, una continua e affascinante ricerca. Mai un concerto uguale all’altro, come se fosse sempre la prima volta. Tolo è Tolo”
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Sabato 1 ottobre h. 21,30
STEFANO GALLI BAND
Stefano Galli è una delle migliori proposte Rock Blues
degli ultimi anni.
Il suo percorso musicale lo ha visto protagonista nelle più importanti manifestazioni Blues d’Italia e d’Europa, tra cui spiccano PISTOIA BLUES FESTIVAL del 2000, dove ha fatto da apertura ai concerti di Robert Plant (Led Zeppelin) e B.B.King e il Vienna Blues Festival!
Ha prestato la sua abilità e la sua chitarra a nomi illustri, sia italiani che stranieri: basti ricordare i 6 anni di tour e i 4 dischi registrati per la Robi Zonca Band, includendo due tour negli USA (New York, Connecticut e New Jersey), 2 tour invernali in Inghilterra e 1 nei Paesi Bassi.
Ha suonato con Aida Cooper & the Nightlife, band storica del panorama Blues italiano; con Ronnie Jones, James Thompson (Zucchero), Bernard “Pretty” Pourdie (icona vivente della batteria statunitense), il grande cantante di New Orleans Luther Kent e molti altri. Anche i Verdena (una delle Rock band italiane di punta) lo hanno chiamato per incidere un brano del loro disco “WOW!”.
Ha vinto 3 concorsi nazionali tra cui ricordiamo “All the colours of the Blues” a Roma, dove ha ricevuto il premio come Miglior rivelazione Blues.
Dal 2010 ha deciso di presentare il primo progetto a suo nome, “Stefano Galli Band” e per farlo ha chiesto l’aiuto di solidi, validi ed esperti musicisti.
Si tratta di Marco Sacchitella alla Batteria, con cui ha condiviso i tour e i dischi con Robi Zonca;
Bobo Aiolfi, talentuoso bassista conosciuto nel tour estivo del 2008 con Il Bepi & the Prismas (cantautore dialettale di notevole successo).
Infine Davide Rossi, pianista e Hammondista di gran classe, considerato uno dei migliori musicisti sulla scena Funk italiana (Attualmente in tour con Neffa).
Nel marzo 2013 è uscito il loro primo lavoro discografico “PLAY IT LOUD!”, il quale ha riscosso apprezzamenti entusiasti sia di pubblico che di “addetti ai lavori”, con critiche e recensioni positive ( anche le stazioni radio statunitensi WHUS e WFUV hanno inserito in rotazione i due singoli estratti Never forget you e Winner).
Da ottobre 2014 è partito il nuovo tour per la promozione della nuova fatica discografica, FOCUS.
Composto da 10 tracks di cui una sola cover (Bring it on home to me di Sam Cooke), è un album autobiografico in cui Stefano ha voluto “metterci la faccia”, giocandosi le sue carte di songwriter, chitarrista, cantante e produttore.
Registrato in 4 differenti location per poter sfruttare il riverbero e il suono naturale di ogni ambiente (un’officina meccanica, una chiesa sconsacrata, un teatro di inizi ‘900 e il salotto di casa), è stato suonato anche da illustri ospiti quali Paolo Legramandi al basso, Nik Taccori, Marcello BREAD Schena, Gregory Gritti e Stefano Guidi alle batterie.
Il disco è poi andato oltreoceano, a New York City, per il mix e il mastering, eseguiti rispettivamente da Marc Urselli (John Zorn, Lou Reed…) e Scott Hull (Steely Dan, Santana, John Mayer…).
FOCUS non vuole essere solo un biglietto da visita, compito avuto probabilmente da PLAY IT LOUD!, ma vuole dimostrare l’impegno di Stefano nei confronti della Musica e il suo desiderio nel “mettere a fuoco” l’obiettivo per cercare di raggiungerlo con la determinazione necessaria.
Durante i concerti, la band propone, oltre agli inediti, anche alcune cover ricavate dal repertorio Blues a cui danno nuova veste sonora attraverso gli ottimi arrangiamenti senza mai trascurare il lato “emotivo” delle esibizioni, dove ritmo e adrenalina si unisco per offrire allo spettatore uno spettacolo ricco sia di buona musica che di divertimento.
Il suo percorso musicale lo ha visto protagonista nelle più importanti manifestazioni Blues d’Italia e d’Europa, tra cui spiccano PISTOIA BLUES FESTIVAL del 2000, dove ha fatto da apertura ai concerti di Robert Plant (Led Zeppelin) e B.B.King e il Vienna Blues Festival!
Ha prestato la sua abilità e la sua chitarra a nomi illustri, sia italiani che stranieri: basti ricordare i 6 anni di tour e i 4 dischi registrati per la Robi Zonca Band, includendo due tour negli USA (New York, Connecticut e New Jersey), 2 tour invernali in Inghilterra e 1 nei Paesi Bassi.
Ha suonato con Aida Cooper & the Nightlife, band storica del panorama Blues italiano; con Ronnie Jones, James Thompson (Zucchero), Bernard “Pretty” Pourdie (icona vivente della batteria statunitense), il grande cantante di New Orleans Luther Kent e molti altri. Anche i Verdena (una delle Rock band italiane di punta) lo hanno chiamato per incidere un brano del loro disco “WOW!”.
Ha vinto 3 concorsi nazionali tra cui ricordiamo “All the colours of the Blues” a Roma, dove ha ricevuto il premio come Miglior rivelazione Blues.
Dal 2010 ha deciso di presentare il primo progetto a suo nome, “Stefano Galli Band” e per farlo ha chiesto l’aiuto di solidi, validi ed esperti musicisti.
Si tratta di Marco Sacchitella alla Batteria, con cui ha condiviso i tour e i dischi con Robi Zonca;
Bobo Aiolfi, talentuoso bassista conosciuto nel tour estivo del 2008 con Il Bepi & the Prismas (cantautore dialettale di notevole successo).
Infine Davide Rossi, pianista e Hammondista di gran classe, considerato uno dei migliori musicisti sulla scena Funk italiana (Attualmente in tour con Neffa).
Nel marzo 2013 è uscito il loro primo lavoro discografico “PLAY IT LOUD!”, il quale ha riscosso apprezzamenti entusiasti sia di pubblico che di “addetti ai lavori”, con critiche e recensioni positive ( anche le stazioni radio statunitensi WHUS e WFUV hanno inserito in rotazione i due singoli estratti Never forget you e Winner).
Da ottobre 2014 è partito il nuovo tour per la promozione della nuova fatica discografica, FOCUS.
Composto da 10 tracks di cui una sola cover (Bring it on home to me di Sam Cooke), è un album autobiografico in cui Stefano ha voluto “metterci la faccia”, giocandosi le sue carte di songwriter, chitarrista, cantante e produttore.
Registrato in 4 differenti location per poter sfruttare il riverbero e il suono naturale di ogni ambiente (un’officina meccanica, una chiesa sconsacrata, un teatro di inizi ‘900 e il salotto di casa), è stato suonato anche da illustri ospiti quali Paolo Legramandi al basso, Nik Taccori, Marcello BREAD Schena, Gregory Gritti e Stefano Guidi alle batterie.
Il disco è poi andato oltreoceano, a New York City, per il mix e il mastering, eseguiti rispettivamente da Marc Urselli (John Zorn, Lou Reed…) e Scott Hull (Steely Dan, Santana, John Mayer…).
FOCUS non vuole essere solo un biglietto da visita, compito avuto probabilmente da PLAY IT LOUD!, ma vuole dimostrare l’impegno di Stefano nei confronti della Musica e il suo desiderio nel “mettere a fuoco” l’obiettivo per cercare di raggiungerlo con la determinazione necessaria.
Durante i concerti, la band propone, oltre agli inediti, anche alcune cover ricavate dal repertorio Blues a cui danno nuova veste sonora attraverso gli ottimi arrangiamenti senza mai trascurare il lato “emotivo” delle esibizioni, dove ritmo e adrenalina si unisco per offrire allo spettatore uno spettacolo ricco sia di buona musica che di divertimento.
Programma di ottobre
Circolo Lo StranPalato
Via Risorgimento, 18 – Brescia
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