Venerdì 25 novembre h. 21,30
SERATA SUPERSTAR: GIGI CIFARELLI BLUE ORGAN 4et
Uno dei chitarristi italiani più autorevoli a livello internazionale nel jazz. Molto apprezzato anche come cantante, ha lavorato al fianco di artisti del calibro di Chick Corea, Sam Rivers, Jack De Johnette, Gerry Mulligan, Tony Scott, Marcel Dadi, Brian Auger, Jimmy Owens, Mark Murphy. Tra gli italiani Mina, Tullio De Piscopo, Alfredo Golino, Walter Calloni e Christian Meyer.
Sono evidenti le influenze di Wes Montgomery, al quale dedica nel suo secondo album un brano dal titolo “Letter to Wes” e George Benson con cui ha avuto diverse frequentazioni e a cui ha dedicato il brano “Ben…sonata”, inciso in “Coca & Rhum”.
Ha un calendario fittissimo in Italia ove preferisce piccoli club, ma è molto apprezzato anche in Francia, dove spesso è chiamato per prendere parte a Festival.
Nel 1985, per l’etichetta milanese Dire di Tito Fontana, incide il primo album a proprio nome intitolato “Coca & Rhum” contenente otto brani di cui quattro firmati dallo stesso Cifarelli e, segnatamente, la title track, “Donna Lisa”, “Monk e funk” e “Borsa nuova”; i rimanenti quattro brani sono riuscite rielaborazioni di standard e, specificatamente, “Cantalupe Island” di Herbie Hancock, “Saudade” di Walter Booker (brano che si segnala per la partecipazione, in qualità di musicista ospite, del celeberrimo armonicista milanese Bruno De Filippi), una versione in solitudine del celebre “I can’t get started” di Vernon Duke ed una personale rielaborazione di brani legati al repertorio del chitarrista statunitense George Benson. Nel 1991, per la collana denominata “Strumento” vagliata dall’etichetta milanese DDD (Drogueria Di Drugolo), incide l’album “Kitchen Blues” che raggiungerà un buon successo presso gli appassionati; in codesto album era accompagnato da un nutrito gruppo di musicisti fra i quali si ricordano il pianista degli Area Patrizio Fariselli, i contrabbassisti Paolino Dalla Porta e Marco Micheli; i batteristi Alfredo Golino e Paolo Pellegatti; il percussionista Angelo Pusceddu; i sassofonisti Amedeo Bianchi, Emanuele Cisi e Michael Rosen; il trombettista Demo Morselli ma, soprattutto, oltre alla chitarra ed alla voce del leader, si segnala la voce pregna di blues della cantante Angela Baggi.
Sono evidenti le influenze di Wes Montgomery, al quale dedica nel suo secondo album un brano dal titolo “Letter to Wes” e George Benson con cui ha avuto diverse frequentazioni e a cui ha dedicato il brano “Ben…sonata”, inciso in “Coca & Rhum”.
Ha un calendario fittissimo in Italia ove preferisce piccoli club, ma è molto apprezzato anche in Francia, dove spesso è chiamato per prendere parte a Festival.
Nel 1985, per l’etichetta milanese Dire di Tito Fontana, incide il primo album a proprio nome intitolato “Coca & Rhum” contenente otto brani di cui quattro firmati dallo stesso Cifarelli e, segnatamente, la title track, “Donna Lisa”, “Monk e funk” e “Borsa nuova”; i rimanenti quattro brani sono riuscite rielaborazioni di standard e, specificatamente, “Cantalupe Island” di Herbie Hancock, “Saudade” di Walter Booker (brano che si segnala per la partecipazione, in qualità di musicista ospite, del celeberrimo armonicista milanese Bruno De Filippi), una versione in solitudine del celebre “I can’t get started” di Vernon Duke ed una personale rielaborazione di brani legati al repertorio del chitarrista statunitense George Benson. Nel 1991, per la collana denominata “Strumento” vagliata dall’etichetta milanese DDD (Drogueria Di Drugolo), incide l’album “Kitchen Blues” che raggiungerà un buon successo presso gli appassionati; in codesto album era accompagnato da un nutrito gruppo di musicisti fra i quali si ricordano il pianista degli Area Patrizio Fariselli, i contrabbassisti Paolino Dalla Porta e Marco Micheli; i batteristi Alfredo Golino e Paolo Pellegatti; il percussionista Angelo Pusceddu; i sassofonisti Amedeo Bianchi, Emanuele Cisi e Michael Rosen; il trombettista Demo Morselli ma, soprattutto, oltre alla chitarra ed alla voce del leader, si segnala la voce pregna di blues della cantante Angela Baggi.
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Sabato 26 novembre h. 21,30
THE BARBER SHOP – Soul & funky swing music
La Band si è formata alla fine del 1997 dallo “skontro” di musicisti di varie esperienze musicali della subway music made in Brescia.Dopo aver “dato l’anima” (soul) nella maggior parte dei clubs, birrerie e locali che propongono musica dal vivo, nel giugno – luglio ’98 li troviamo al Genux di Lonato dove fanno da supporters ai concerti di Santa Esmeralda, Gloria Gaynor, James Brown ed altri artisti americani dell’epoca.
La Band, oltre alla disco anni ’70, propone brani di Maceo Parker, James Brown, Otis Redding ed altri artisti del funky anni ’70 interpretati dal “bianco per caso” Massimo Trivella.
I The Barber Shop propongono un solido “groove” di black music anni ’70 supportata dalla notevole base ritmica di Libero Scalvini (drums) e Mauro Giannoni (bass), Max Marangoni (keyboards e hammond) e Fabrizio Zappamiglio (guitar) ottimi collanti armonici. Vantano una sezione fiati al contrappunto armonico e ritmico, gli “aliti pesanti” composta da Giuliano Muratori (trumpet), Pino Magistri e Mauro Duca (saxes), Marco Romele.Max Trivella (voce)
Fabrizio Zappamiglio (guitar)
Mauro Giannoni (bass)
Libero Scalvini (drums)
Max Marangoni (keyboards)
Giuliano Muratori (trumpet)
Marco Romele (trombone)
Pino Magistri (alto sax)
Mauro Duca (tenor sax)
Osvaldo Tagliani (trombone)
SOLO ALLO STRANPALATO THE TEMPLE OF THE BLACK MUSIC IN TOWN…….
GRANDE MUSICA E OTTIMA CUCINA
GRADITISSIMA LA PRENOTAZIONE
Circolo Lo StranPalato
Via Risorgimento, 18 – Brescia
https://www.facebook.com/StranPalato-1535037246811085/?fref=ts
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