Dopo aver studiato arte ed architettura, si dedica alla musica, scrivendo le prime canzoni; dal 1989 si dedica alla composizione di canzoni umoristiche, ed inizia ad esibirsi dal vivo accompagnandosi con l’ukulele e, più raramente, con il banjo, proponendo oltre ai suoi brani anche alcune cover di altri artisti, tra cui un medley di canzoni di Lucio Battisti “cucite” insieme e perciò intitolato Cucio Battisti.
Per i suoi spettacoli conia il termine di musicabaret.
Partecipa ad alcune edizioni del Ferrara Buskers Festival, e viene notato da Maurizio Costanzo, che lo fa esibire, a partire dal 1994, in varie puntate del Maurizio Costanzo Show.
Appassionato fan dei Beatles, ha realizzato dapprima una versione in italiano dell’intero Album bianco nel 2000, intitolata Albume bianco, che ha ricevuto molte recensioni positive e poi, nel 2007, ha ripetuto l’operazione con Sergio Pepe e l’orchestrina cuori solitari, cioè Sgt. Pepper’s Lonely Hearts Club Band,
Entrambi i dischi sono stati pubblicati dall’etichetta Vetrocipolla.
A partire dal 2000 si esibisce anche all’estero, in Svizzera e Germania, ed il repertorio beatlesiano in italiano gli vale inoltre una collaborazione con Aldo Tagliapietra de Le Orme, con cui realizza una versione per sitar ed ukulele di Norwegian Wood.
Si dedica anche al teatro, e nel 2006 recita in Esercizi di stile di Raymond Queneau, con la regia di Luigi Scaringella.
Nel 2008 si esibisce a Vicenza al UKEit, festival italiano dell’ukulele.
Nel 2009 partecipa al disco collettivo UKEit – L’ukulele italiano – vol. 1, curato dall’etichetta Barlumen Records.
Insieme a Sandro Di Pisa e Gilberto Tarocco, ha formato il trio Fabio KoRyu Calabrò e i Colibrì..
Sono evidenti le influenze di Wes Montgomery, al quale dedica nel suo secondo album un brano dal titolo “Letter to Wes” e George Benson con cui ha avuto diverse frequentazioni e a cui ha dedicato il brano “Ben…sonata”, inciso in “Coca & Rhum”.
Ha un calendario fittissimo in Italia ove preferisce piccoli club, ma è molto apprezzato anche in Francia, dove spesso è chiamato per prendere parte a Festival.
Nel 1985, per l’etichetta milanese Dire di Tito Fontana, incide il primo album a proprio nome intitolato “Coca & Rhum” contenente otto brani di cui quattro firmati dallo stesso Cifarelli e, segnatamente, la title track, “Donna Lisa”, “Monk e funk” e “Borsa nuova”; i rimanenti quattro brani sono riuscite rielaborazioni di standard e, specificatamente, “Cantalupe Island” di Herbie Hancock, “Saudade” di Walter Booker (brano che si segnala per la partecipazione, in qualità di musicista ospite, del celeberrimo armonicista milanese Bruno De Filippi), una versione in solitudine del celebre “I can’t get started” di Vernon Duke ed una personale rielaborazione di brani legati al repertorio del chitarrista statunitense George Benson. Nel 1991, per la collana denominata “Strumento” vagliata dall’etichetta milanese DDD (Drogueria Di Drugolo), incide l’album “Kitchen Blues” che raggiungerà un buon successo presso gli appassionati; in codesto album era accompagnato da un nutrito gruppo di musicisti fra i quali si ricordano il pianista degli Area Patrizio Fariselli, i contrabbassisti Paolino Dalla Porta e Marco Micheli; i batteristi Alfredo Golino e Paolo Pellegatti; il percussionista Angelo Pusceddu; i sassofonisti Amedeo Bianchi, Emanuele Cisi e Michael Rosen; il trombettista Demo Morselli ma, soprattutto, oltre alla chitarra ed alla voce del leader, si segnala la voce pregna di blues della cantante Angela Baggi.
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